Domenica 5 luglio

Ti è nascosto ciò che pensi di poter trovare, mentre ti è svelato ciò che accetti di riconoscere. Riconoscenza: è lo sguardo del bambino che non disgiunge mai il dono dalla mano che lo porge. Ed è tutta un’altra vita, perché non sei più sotto lo scacco dell’uomo fortunato, cui oggi tutto è girato bene, mentre domani non si sa; no, sei un uomo benedetto, cioè graziato da uno sguardo di benevolenza e da mani di compassione, perché ciò che hai non è frutto del caso, ma cosa di casa. E, se è vero che da casa ci si possa allontanare, è ancor più vero che a casa si possa sempre tornare: “ri-conoscenza” è l’esercizio del “ri-tornare” sotto lo sguardo di chi per me si è fatto casa. Ed è lì, presso la casa della benevolenza e della compassione, che ti viene rivelata la vita così com’é davvero: dono.  

+ Vangelo di San Matteo 11, 25 - 27

In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».