Tonino Bello
Santa Maria, Vergine del Mattino,
donaci la gioia di intuire,
pur tra le tante foschie dell'aurora,
le speranze del giorno nuovo.
Ispiraci parole di coraggio.
Non farci tremare la voce quando,
a dispetto di tante cattiveri
e e di tanti peccati che invechciano il mondo,
osiamo annunciare che verranno tempi migliori.
Non permettere che sulle nostre labbra
il lamento prevalga mai sullo stupore,
che lo sconforto sovrasti l'operosità,
che lo scetticismo schiacci l'entusiasmo,
e che la pesantezza del passato
ci impedisca di far credito sul futuro.
Aiutaci a scommettere con più audacia sui giovani
e preservaci dalla tentazione
di blandirli con la furbizia di sterili parole,
consapevoli che solo dalle nostre scelte
di autenticitàe di coerenza
essi saranno disposti ancora a lasciarsi sedurre.
Moltiplica le nostre energie perchè sappiamo investirle
nell'unico affare ancora redditizio sul mercato della civiltà:
la prevenzione delle nuove generazioni
dai mali atroci che oggi rendono corto il respiro della terra.
Dà alle nostre voci
la cadenza degli Alleluja pasquali.
Intridi di sogni le sabbie del nostro realismo.
Rendici cultori delle calde utopie
dalle cui feritoie sanguina
speranza sul mondo.
Aiutaci a comprendere
che additare le gemme che spuntano sui rami
vale più che piangere
sulle foglie che cadono.
E infondici la sicurezza
di chi già vede l'oriente
incendiarsi ai primi raggi del sole.