Storia di Montallegro
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

Storia di Montallegro

“In materno ricambio della sollecitudine con cui clero e fedeli s’adoperavano ad onorarLa, la Madre di Cristo continuava a profondere a larghe mani doni e grazie”.


A Rapallo nel XVI secolo gli animi divisi erano reciprocamente ostili. Le sue due vie principali lo documentavano, quasi lo urlavano: l’una era diventata via dei Guelfi, l’altra via dei Ghibellini: e le due famiglie patrizie dei Bianchi e dei Della Torre capeggiavano le due fazioni. E sangue fraterno le tingeva spesso.

Dopo l’avvio del culto mariano a Montallegro, nella Città sottostante fu pace. Perciò, già pendevano dalle pareti del Santuario ancora fresco di calce numerosi “ex-voto”.

“Delle sante Immagini o Ritratti di questa N.S. di Montallegro, nel distretto di Rapallo, non vi è convento di religiosi, o famiglia di secolari, che non tengano con venerazione due o tre in casa: la portano navigando molti vascelli per fida scorta sopra le poppe: Ne spiccano non poche nelle facciate dè palazzi, sopra le porte delle case, nelle cantonate, nelle mura dè giardini, per le vie, in città, suburbi, ville e territori, con vaghi motti”. (Gio.Molfino - storico - 1688)


La “Tavoletta” diventa punto di riferimento per tutti, anche per chi vive lontano da Rapallo. Perfino le persone detenute e torturate nelle prigioni invocano con accenti strazianti la Signora del Monte.

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