Le stanze di Maria
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Le stanze di Maria


… Le stanze sono tre, e poi c'è l'ultima.
Nella prima Maria diventa gravida attraverso un vento di parole annunciate da una visita inaspettata. Quando ne parla a Giuseppe, perché sono fidanzati e Maria lo ama, lui non dubita di lei ma si preoccupa delle conseguenze legali di quell'incredibile evento.
Si prefigura le reazioni degli anziani, vorrebbe preparare una difesa credibile, più di tutto vuole difendere lei da accuse infamanti e dall'inevitabile condanna. Lui è agitato mentre lei è tranquilla. Di più, è felice.
E lo contagia di fiducia e di serenità.
La seconda stanza è quella dell'incontro con la comunità di appartenenza.
Giuseppe tiene duro, ha deciso di non abbandonare la sua Maria, lavora e affronta l'esclusione, la riprovazione, la durezza di leggi e tradizioni. Non le trasgredisce, ma non ci crede più.
Per Maria ormai la vita è altrove: inizia un dialogo intimo e tenero con la creatura che tiene in grembo, accompagna Giuseppe con fiducia e orgoglio.
La terza è il viaggio.
Sono le leggi civili, quelle dei romani, a indire il censimento della popolazione. Meno invasive di quelle religiose, le si possono cogliere a pretesto per lasciare quella provincia che non capisce, che rifiuta, che esclude.
Giuseppe e Maria partono, e finalmente sono insieme. Lui li accudisce, Maria e il nascituro, lei lo segue, gli dimostra finalmente che è l'uomo della sua vita. Ha fatto bene a crederle.
Discutono su ciò che hanno lasciato, sulle difficoltà cui andranno incontro, ma lui sarà padre, lei sarà madre, il figlio porterà il nome di lui. Avrà un'appartenenza, una storia.
L'ultima stanza è la nascita, prima della nascita il parto. Che Maria, nota Erri De Luca, ha compiuto da sola. "Non è scritto nei libri (maschili) che nella stalla c'erano levatrici o altro personale intorno al parto. Quello che non è scritto fa ugualmente parte del racconto: non c'erano. Partorì da sola. Questo è il maggior prodigio di quella notte di natività: lo perizia di una ragazza madre, lo sua solitudine assistita".