Riflessioni sul Vangelo di  sabato 20  aprile
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Riflessioni sul Vangelo di sabato 20 aprile

Sabato 20

Scegli da che parte stare. Fino a quando Gesù sfama le folle è idolatrato, quando parla di Dio, è abbandonato.  Dramma di un Dio che mendica la nostra adesione!  Dramma inaudito di un Dio che si fa carne e compassione e che viene ignorato perché ci risulta più comprensibile un dio intangibile nella sua asettica e lontana divinità. Vuoi andartene? Ora che incontri le prime difficoltà vuoi lasciare tutto per tornare a chiuderti nel tuo piccolo mondo di tiepide certezze? Rinunci al sogno di Dio?  Vuoi davvero lasciare questa fragile Chiesa che, ora più che mai, ha bisogno di discepoli fedeli, sofferenti ma fedeli, disposti a rimettere in moto l’annuncio del Vangelo che sta languendo con la nostra fede da convegni?

Vuoi davvero metterti dalla parte di coloro che pensano che questo cristianesimo sia da abbandonare e metterti dalla parte degli illuminati che criticano senza mettersi in gioco? Fallo. Sei libero, straordinariamente, drammaticamente libero di credere.  O di fuggire.  Di spalancarti, o di chiuderti. 

Gv 6, 60 – 69

«Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».