" Non bisognerebbe dire di Lei cose inverosimili
o di cui non si ha certezza...
Un discorso sulla santa Vergine
per essere fruttuoso,
deve mostrare la sua vita reale,
quale il Vangelo fa intravedere,
e non la vita supposta...
Bisognerebbe descrivere
la Vergine non come
inaccessibile, ma come imitabile;
bisognerebbe dire che ha
praticato le virtù nascoste,
che viveva di fede come noi...
Va bene parlare
delle sue prerogative... ma se,
ascoltando una predicazione
su di Lei si è costretti, dall'inizio alla fine,
a esclamare: "ah, ah!",
ci si stanca
e questo non porta né amore,
né imitazione".
Teresa di Lisieux
( Novissima Verba, Lisieux 1926, pp. 154-158 )