Un giorno un tale si avvicinò a Gesù e gli disse:
"Maestro noi tutti sappiamo che tu vieni da Dio e insegni la via della verità. Ma devo proprio dirti che i tuoi seguaci, quelli che chiami i tuoi apostoli, o la tua comunità, non mi piacciono per niente.
Ho notato che non si distinguono molto dagli altri uomini.
Ultimamente, ho fatto una solenne litigata con uno di essi. E poi lo sanno tutti che i tuoi discepoli non vanno sempre d'amore e d'accordo.
Ne conosco uno che fa certi traffici poco puliti...
Voglio perciò farti una domanda molto franca: è possibile essere dei tuoi senza avere niente a che fare con i tuoi cosiddetti apostoli?
Io vorrei seguirti ed essere cristiano (se mi passi la parola), ma senza la comunità, senza la Chiesa, senza tutti questi apostoli!".
Gesù lo guardò con dolcezza e attenzione.
"Ascolta", gli disse "ti racconterò una storia:
C'erano una volta alcuni uomini che si erano seduti a chiacchierare insieme. Quando la notte li coprì col suo nero manto, fecero una bella catasta di legna e accesero il fuoco.
Se ne stavano seduti ben stretti, mentre il fuoco li scaldava e il bagliore della fiamma illuminava i loro volti.
Ma uno di loro ad un certo punto, non volle più rimanere con gli altri e se ne andò per conto suo, tutto solo. Si prese un tizzone ardente dal falò ed andò a sedersi lontano dagli altri.
Il suo pezzo di legno in principio brillava e scaldava. Ma non ci volle molto ad illanguidire e spegnersi.
L'uomo che sedeva da solo, fu inghiottito dall'oscurità e dal gelo della notte.
Ci pensò un momento e poi si alzò, prese il suo pezzo di legno e lo riportò nella catasta dei suoi compagni. Il pezzo di legno si riaccese immediatamente e divampò di fuoco nuovo.
L'uomo si sedette nuovamente nel cerchio con gli altri.
Si scaldò e il bagliore della fiamma illuminava il suo volto".
Sorridendo Gesù aggiunse: " Chi mi appartiene sta vicino al fuoco, insieme ai miei amici.
Perchè io sono venuto a portare il fuoco sulla terra e ciò che desidero di più è vederlo divampare".
E' proprio questo la Chiesa: la grazia di stare vicino al fuoco.