Riflessioni sul Vangelo giovedì  28 novembre
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Riflessioni sul Vangelo giovedì 28 novembre

giovedì 28 novembre

Tutto crolla davanti agli occhi di chi crede: è l’intero suo mondo che pare dissolversi sotto i suoi passi. Misteriosa ed efficace Grazia: solo quando capisci che il mondo non ti basta trovi la forza di alzare la testa, di guardare più in alto, così da scoprire quale fosse la posta in palio in tanta attesa. Perché, come ci ricordano il principio e il compimento di ogni Anno Liturgico, il cuore del discepolo, il cuore della Fede ha il ritmo dell’attesa. Attendere non è volere sempre qualcosa di più grande, ma vivere fiduciosi del fatto che ci sia UNO che prepari per me qualcosa di più grande di qualunque cosa io possa volere. Allora la temerarietà della Fede sta tutta nel lasciar crollare ogni nostro “volere”, nella serena Speranza di “essere voluti”; la tenacia della Carità sta nel ritenere la volontà di UN ALTRO più affidabile della mia stessa volontà. È il martirio richiesto a tutti ed è, allo stesso tempo, la Gloria promessa a ciascuno. «Mi fido di TE!» - «Bene, cosa sei disposto a perdere?».

[per maggiori info chiedere a due sposi, che da tempo si sono persi l’uno nell’altro, trovando così la vita piena]

+ Vangelo di San Luca [21,20-28]
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».