Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 10 aprile
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Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 10 aprile

Mercoledì 10

Dio ha tanto amato il mondo… è una cosa sicura, una cosa già accaduta, una certezza centrale: Dio è l’amante che ti salva. Parole decisive, da assaporare ogni giorno e alle quali aggrapparci sempre. Dovete nascere dall’alto: io vivo delle mie sorgenti, ed ho sorgenti di cielo da ritrovare. Allora potrò finalmente nascere a una vita più alta e più grande, e guardare l’esistenza da una prospettiva nuova, da un pertugio aperto nel cielo, per vedere cosa è effimero e cosa invece è eterno. Quello che nasce dallo Spirito è Spirito. E la notte si illumina.

Gv 3, 16-21
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».