Riflessioni sul Vangelo di sabato 10 aprile
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Riflessioni sul Vangelo di sabato 10 aprile

Sabato 10

Il Signore è risorto! Le donne cercano un crocefisso per imbalsamarlo ma lui è vivo e presente in mezzo a noi. Non è evidente la resurrezione, non è scontata la fede. Ci vuole tutta la vita per prendere coscienza che Gesù è vivo. Non basta che qualcuno annunci la resurrezione di Cristo per convertire il proprio cuore! La fede è e resta una proposta, una testimonianza. Poi sta a noi fare il salto successivo. Qualche discepolo della seconda generazione, allora, ha pensato bene di aggiungere un finale che riassumesse le apparizioni del risorto raccontate dagli altri evangelisti, un riassunto da mandare a memoria. Dietro questo atteggiamento scorgo la preoccupazione di consegnare ai futuri discepoli, a noi, la testimonianza delle fede nel risorto. Splendido.

Mc 16,9-15
Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Magdala, dalla quale aveva cacciato sette demoni. Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
Alla fine apparve agli Undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”.