Domenica 27 settembre
Dio preferisce il figlio irrequieto ma sincero, capace di mettersi in discussione, a quello perfettino e a modo. Dio guarda il cuore, non l’apparenza, nemmeno l’apparenza religiosa. Quando lo capiremo! Forse non siamo proprio dei discepoli-modello, né siamo molto soddisfatti del nostro essere cristiani. Ma se con autenticità sappiamo riconoscere anche le nostre ombre, allora potremo sperimentare la gioia di continuare a cercare di seguire il Maestro, pur nella consapevolezza dei nostri evidenti limiti...
Mt 21,28-32
“Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?”. Dicono: “L’ultimo”.
E Gesù disse loro: “In verità vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli”.