Riflessioni sul Vangelo domenica 1 marzo
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Riflessioni sul Vangelo domenica 1 marzo

Domenica 1 marzo

È cattivo il pane? È cosa cattiva avere fame di pane, dopo quaranta giorni di digiuno? È da cattivi offrire del pane a chi è stremato dal deserto?
Effettivamente no. Il pane è cosa buona e chi offre del pane ad un affamato fa una cosa buona. Il diavolo offre del pane a Cristo. Dove sta il male? Nel fatto che il pane non è abbastanza. Già, perché il diavolo è astuto, dunque non ci tenta con qualcosa di sgradevole, ma con qualcosa di tanto desiderabile, quanto ingannevole.
Come allontanare da Dio chi è nella prova? Semplice, offrendo la soluzione della prova. È cosa cattiva la soluzione della prova? No, ma non è abbastanza: ciò che davvero sazia è la Salvezza, non la soluzione.
Allora che cos’è il male, che cos’è il peccato? Tutto ciò che mi permette di accontentarmi. Perché Dio non mi ha creato per l’effimera contentezza, ma per l’eterna gioia e solo questa io devo continuare a desiderare, se voglio conquistarla.
Le cose si complicano ulteriormente. Se a Dio chiedo la soluzione di una pagnotta, invece della Salvezza del Cibo che è LUI stesso, allora rischierò di non capirLo. Dio, da buon Padre, non accetta di tenerci buoni con i contentini e se noi chiediamo il contentino e non lo riceviamo, ci lamenteremo: «Ecco, ho pregato e non è servito a nulla. Ma dov’eri quando avevo bisogno di te? Sai cosa ti dico: stammi lontano». Chi si accontenta non conosce Dio e chi non conosce Dio si ritrova a invocare e distruggere ripetutamente gli idoli della propria mediocrità. 
Con l’offerta di una pagnotta il demonio può strapparci il Pane della Vita. Che cos’è il male? L’aver sbagliato porta e ritrovarsi a bussare ripetutamente ad un panettiere, piuttosto che rimanere fedeli alla tavola di casa.


+ Vangelo di San Matteo [4,1-11]
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.