Venerdì 23
Scegliere è un’azione che non possiamo evitare. Come il respiro anima il nostro corpo e lo aiuta a crescere, così le scelte ci aiutano a diventare, attimo dopo attimo, gli uomini e le donne di domani. Ma dobbiamo riconoscere che siamo più abituati a scegliere, che a farci scegliere. O se lasciamo che altri ci scelgano è perchè vogliamo essere tra quelli da scegliere. Ma la scelta che fa il Signore con noi è del tutto "arbitraria" rispetto ai nostri parametri. Non guarda all’aspetto esteriore, al merito, alle capacità umane e nemmeno alla condotta morale. Lui ci sceglie anche quando il nostro passato non ci fa onore.
Gv 15,12-17
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».