Riflessioni sul Vangelo di giovedì 9 maggio
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Riflessioni sul Vangelo di giovedì 9 maggio

Gio 9

Che la nostra vita spirituale sia fatta di momenti splendidi e di rallentamenti è del tutto normale: non dobbiamo viverli come dei fallimenti! L’unico modo che abbiamo di vivere e di credere è procedere per tappe, alternando progressi a rallentamenti, a momenti veri e propri di stallo. Gesù, oggi, ci sprona a non cedere, a tenere duro, a non mollare. Se anche ci sono degli inevitabili momenti di tristezza (anche nel discepolo più motivato e santo!), dobbiamo fissare il nostro sguardo sulla gioia che ci sarà data quando, alla fine del percorso, vedremo Dio faccia a faccia.

«Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia». (Gv 16,16-20)