Riflessioni sul Vangelo di domenica 11 febbraio
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Riflessioni sul Vangelo di domenica 11 febbraio

Domenica 11

Quest’uomo diviene puro, ma si presenta come guarito. Poteva tornare tra la sua gente come se nulla fosse accaduto; poteva lasciare spazio ad un sovrannaturale miracolo: era impuro, ora è puro. Invece no, lui racconta il fatto, che è l’incontro salvifico con Gesù: il suo miracolo ha un nome! E questo miracolo non è consistito tanto nel mutamento della sua miseria, quanto nell’esperienza della sua misericordia. Non è guarito perché si è rialzato, ma perché finalmente qualcuno si è chinato su di lui.

Mc 1,40-45 

Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.