Riflessione sul Vangelo di martedì 3 ottobre
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Riflessione sul Vangelo di martedì 3 ottobre

Martedì 3

Gesù si dirige decisamente verso Gerusalemme, letteralmente Luca scrive: "con il volto duro", con fermezza, perché è a Gerusalemme che si gioca tutto, Gesù sa dei rischi che corre, malgrado ciò, desidera fortemente affrontare il suo destino. Questa decisione stride fortemente con la brutta scena dell’intolleranza di Giacomo e Giovanni – sì Giovanni il mite, il discepolo che Gesù amava, il mistico, nessuno è immune dal rischio della violenza – e. Gesù rimprovera aspramente i suoi, toglie dal di dentro ogni ragione di violenza e di imposizione, esclude in modo assoluto l’adesione alla fede che non sia frutto di assoluta libertà. 

Lc 9,51-56
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”. Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio.