Riflessioni sul vangelo di domenica 14 maggio
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Riflessioni sul vangelo di domenica 14 maggio

Domenica 14

Quante volte ci siamo sentiti "orfani" e quanta consolazione nella promessa "non vi lascerò orfani"! Gesù come risolve il problema della orfanezza? Non certo diventando Padre, perché il Padre è uno solo. Semplicemente coniugando l’amore del Padre per ogni suo figlio in ogni tempo. Quando da piccoli, cadendo,  ci siamo sbucciati le ginocchia è bastato un bacio su quella ferita per non farci sentire orfani del medico. Quel bacio non aveva la pretesa di guarire, ma si prendeva il compito necessario del curarsi di te. Chi è il cristiano dunque? Il bacio di Dio sulle ferite della vita. Questa è la nostra vocazione. Si chiama "prendersi cura"

Gv 14,15-21
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».