Riflessioni sul Vangelo di sabato 6 maggio
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Riflessioni sul Vangelo di sabato 6 maggio


Sabato 6

Devo essere sincero: ho incontrato molti credenti e pochi cristiani. Intendo dire che sono ancora molte le persone che credono in Dio, che cercano una risposta alle grandi domande della vita, che frequentano le comunità cristiane. Ma quando mi confronto con loro, mi accorgo che la loro idea di Dio ha ben poco a che vedere con il Padre che Gesù è venuto ad annunciare. 

Gv 14,7-14
 “Se conoscete me, conoscerete anche il Padre; fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.
Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”.
Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi ha conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”.