Riflessioni sul Vangelo di sabato 29 aprile
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

Riflessioni sul Vangelo di sabato 29 aprile

Sabato 29

La sapienza dei piccoli non ha particolari pretese, né contenuti specifici: Piuttosto ha una punteggiatura diversa: Infatti per noi grandi e letterati, la sapienza è saper mettere un punto fermo alla fine delle nostre argomentazioni, per chi, come Caterina sa di essere illetterata e piccola, il punto è sempre e solo un punto interrogativo: il punto di chi domanda e continua a domandare sempre di più. Se vai da Gesù per cercare un punto fermo o una conferma ti illudi. Egli ti chiede di cercare sempre di più. Qualcuno ha detto: "Beato chi ha fame e sete...."

 Mt 11,25-30
“Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.

dom 30

Vangelo coraggioso, perché non siamo solo povere pecorelle smarrite, ma siamo innanzitutto "guardiano, o custode". Colui cioè che apre, anzi spalanca la porta. La vocazione è quella di stare alla soglia della porta, per guardare fuori e cercare i dispersi per portarli dentro. E sulla soglia per guardare dentro il recinto ma non per barricarsi nel recinto, ma per accogliere chi vuol entrare nel recinto. Così dunque mi piace definire il cristiano: "il comitato di accoglienza"