Riflessioni sul Vangelo di giovedì 16 marzo
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Riflessioni sul Vangelo di giovedì 16 marzo

Giovedì 16

Ci illudiamo che basti parlare o chattare o frequentare nuovi ambienti per entrare in relazione. A volte, lo sappiamo bene, proprio le persone con cui dovremmo avere maggiori relazioni sono quelle che non ci capiscono, con cui non riusciamo a comunicare. Gesù ci libera, apre un nuovo canale. Ci insegna a mettere in gioco noi stessi, a dare in elemosina ciò che abbiamo dentro. Lasciamo che il Signore sciolga la nostra lingua, lasciamo che sia lui a insegnarci ad entrare in relazione per raccontare a tutti quanto è grande la presenza di Dio!

 Lc 11,14-23
Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. Ma alcuni dissero: “È in nome di Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni”. Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: “Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demoni in nome di Beelzebul. Ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebul, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”.