Domenica 19
dopo questo secondo annuncio della passione, avviene qualcosa di incredibile: i discepoli tacciono. Non capiscono cosa sta succedendo, sono tutti bloccati nel loro piccolo orizzonte. Non capiscono che qui si fa sul serio, che Gesù è disposto ad andare fino in fondo nella sua missione, costi quel che costi. Non capiscono e, anzi, cominciano a discutere su chi sia il più grande fra di loro! Sconcertante! Gesù, ancora una volta, si mette da parte e comincia ad insegnare seduto, come fanno i rabbini. Non è questa la logica dei discepoli. Capiamolo, infine.
Mc 9,30-37
“Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà”. Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.
Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: “Di che cosa stavate discutendo lungo la via?”. Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti”.
E preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato”.