Mercoledì 15
Maria sta sotto la croce. Sta, irremovibile, ferma nella sua fede, ostinata, tenace. Sta: anche se tutto, ora, sembra darle torto, la madre sa che si sta realizzando il disegno di Dio. Sta: per qualche ora, tutta la speranza del popolo di Israele, tutta la fede della nascente Chiesa sono racchiuse in lei, la sola credente. Sta: non vacilla, non teme, non dispera. Quel suo gesto di fermezza, così umano, così forte, così disperato, ha colpito la fede dei discepoli che l’hanno invocata con il titolo di "addolorata". A lei, oggi, affidiamo ogni dolore, ogni sofferenza, ogni disperazione.
Gv 19,25-27
In quell’ora, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala.
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa