Riflessioni sul Vangelo di  domenica 12 settembre
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Riflessioni sul Vangelo di domenica 12 settembre

Domenica 12

E per me, chi è Gesù? Per me solo, dentro, senza l’assillo di dare risposte sensate o alla moda. A me, nudo dentro, Gesù che dice? Attenti al rischio catechismo: abbiamo la risposta confezionata: "Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio". Affermazione "corretta", ma così lontana dal cuore! Non dite che Gesù è Cristo se prima non siete saliti con Lui sulla croce, croce che diventa misura del dono, giudizio sul mondo, unità di misura del nuovo sistema di amare il fratello

Mc 8,27-35
«La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».