Riflessioni sul Vangelo di giovedì 9 settembre
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Riflessioni sul Vangelo di giovedì 9 settembre

Giovedì 9

se la nostra morale è identica a quella dei pagani, se, in fondo, facciamo del bene solo perché ci conviene ed imprestiamo soldi con l’assoluta certezza di averne un tornaconto, cosa facciamo di così straordinario? Siamo chiamati a puntare molto più in alto, ad avere come punto di riferimento e come modello Dio stesso. La sua misericordia ci è di esempio, la sua misura abbondante il metro di giudizio. La perfezione di Dio da ricercare è la misericordia, cioè la capacità di guardare la nostra e l’altrui miseria col cuore compassionevole di Dio.

Lc 6,27-38
 “A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.
A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.