Giovedì 1 aprile
Non sei solo, Signore. Guarda quanto sei amato. Nella povertà di ciò che siamo. Nella piccolezza delle nostre celebrazioni. Nel limite che ci fa sempre inciampare. Non è inutile il tuo sacrificio, non è persa la tua morte. Siamo qui, amatissimo Signore. Qui grazie a te. Stasera, Gesù, durante la Cena, vai oltre, donati, consegnati alla nostra assordante indifferenza. E’ la cena che stasera rifarò, in obbedienza alla tua Parola, è la cena ultima e  prima nel contempo. E’ la cena che convoca la Chiesa e la forma e oggi la rifaremo, con fede, silenzio, adoranti. Siamo qui a misurare l’amore di Dio e ne siamo travolti. Ecco, Dio si dona in un pezzo di pane.

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Altro è parlare, altro pendere dalla croce.  Per quale misteriosa ragione la croce dovrebbe cambiare qualcosa? E’ la grande tentazione di Gesù. L’ultima tentazione, la consapevolezza che la croce può essere un sacrifico inutile, eccessivo… Tutti siamo disposti a sacrificarci per qualcuno, a patto che il nostro sacrificio serva! Gesù accoglie il rischio di essere il per sempre dimenticato. Si dona, si offre, si consegna. Chiesa, oggi, smetti le solenni vesti liturgiche e fatti silenziosa e penitente, partecipando allo spettacolo di Dio che muore per amore.