Riflessioni sul Vangelo di domenica 17 gennaio
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Riflessioni sul Vangelo di domenica 17 gennaio

Domenica 17

Che ridere: Giovanni e Andrea, vanno dietro a sperano che Egli sorrida loro, li incoraggi, dica: "Finalmente due discepoli!" Macché: Gesù li gela con questa domanda inquietante: "Cosa volete? Cosa cercate?" E’ la prima parola che dice Gesù nel vangelo di Giovanni, ed è una parola scomoda: cosa cerchiamo quando cerchiamo Dio? Cosa vogliamo da lui? Sicurezza? Consolazione? Vogliamo che esaudisca le nostre richieste?

Le motivazioni della fede sono molte e non tutte corrette o sufficienti per seguire Gesù di Nazareth. Il Signore chiede di farci chiarezza: la sua non è una presenza consolatoria e facile, essere suoi discepoli non significa risolvere i problemi. Questa prima inquietante domanda di Gesù pone una distanza abissale tra l’idea di un cristianesimo facile, di un Dio risolvi-problemi e la realtà. 

E io, cosa cerco quando seguo Gesù? Cosa voglio veramente da lui?

La domanda spiazza i discepoli. Balbettano, esitano: "Rabbì, dove abiti?" Cioè: dacci maggiori informazioni, non destabilizzarci in questo modo! Un appiglio, un luogo, un posto qualunque per potere avere qualche sicurezza. La fede comodo rifugio dalla vita? Ma dove!

Per loro, però, Gesù è Rabbi, maestro, sanno che può insegnar loro qualcosa. Il loro desiderio è ancora indefinito, non preciso, però hanno voglia di imparare. E questa è una condizione che Gesù reputa soddisfacente...

Sì, o Signore, noi desideriamo andare a vedere dove abiti, perché la fede e esperienza, è smuoversi, è rischiare, come hanno imparato Giovanni e Andrea...


Gv 1,35-42
Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: “Che cercate?”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)” e lo condusse da Gesù.
Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro).