Riflessioni sul Vangelo di sabato 26 dicembre  S. Stefano
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Riflessioni sul Vangelo di sabato 26 dicembre S. Stefano


26 dicembre

È pieno di sangue il Natale che abbiamo riempito di zucchero! È pieno di contraddizione, questo figlio segno di contraddizione, questa luce che viene senza che le tenebre la accolgano. L’umanità non ha fatto una grande figura la prima venuta di Cristo! Chi lo ha accolto? Poche persone, i poveri e gli sconfitti.

I sacerdoti del tempio, invece, e i potenti, hanno subito considerato Dio come un pericoloso concorrente. E hanno deciso di eliminarlo. È pieno di sangue il Natale che abbiamo riempito di zucchero! Ce lo ricordi santo Stefano, quando roviniamo il Natale scordandone il significato profondo…

Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio».
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, mor