Riflessioni sul Vangelo di mercoledì  25 novembre
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Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 25 novembre

Mercoledì 25 novembre

Troppi pochi cristiani sanno della difficile situazione di tanti fratelli cristiani sparsi nel mondo. Quando parliamo di martiri, pensiamo sempre alle prime comunità cristiane. Un calcolo approssimativo ci dice che in questi due millenni circa 40 milioni di cristiani hanno perso la vita con violenza e la metà di essi nell’orribile secolo XXmo... il secolo dei progressi, della tecnologia, dei viaggi spaziali, quel secolo ha visto una vera e propria vendemmia di cristiani, una carneficina che ha accomunato la sorte di tanti fratelli alle sorti degli ebrei nei campi di sterminio, o dei sacerdoti nei gulag sovietici, o negli assalti alle chiese di Egitto e Siria. Fratelli e sorelle come noi, discepoli del Maestro Gesù, uccisi senza una ragione. Davanti a questi fratelli vogliamo interrogarci sul nostro cristianesimo da poltrona e pantofole


 Lc 21,12-19


 “Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza.
Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”.