Riflessioni sul Vangelo di  giovedì  15  ottobre
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Riflessioni sul Vangelo di giovedì 15 ottobre

Giovedì 15 ottobre

Il servizio alla verità, duro, che Gesù fa’, serve a scuotere: non sempre chi ti da una carezza ti ama e chi ti da uno schiaffo ti odia! Oggi Gesù parla del destino dei profeti che, mentre vivono, sono disprezzati e rischiano la pelle, e dopo qualche tempo sono onorati e rimpianti.  E lo stesso può accadere per me e per te oggi. I profeti ancora camminano in mezzo a noi, parlano a nome di Dio, ci spingono a mettere in discussione i nostri stili di vita e ancora vengono uccisi. Non da noi in occidente - i profeti preferiamo ignorarli con fare politicamente corretto - ma nelle chiese giovani: centinaia di fratelli vengono uccisi a causa della loro testimonianza, del loro impegno per la pace e la giustizia che troppo spesso irrita i potenti di turno. Niente di nuovo sotto il sole: chi parla viene ammazzato, ma - per noi credenti - la sua testimonianza feconda la terra di nuovi cristiani. 

Lc 11,47-54

“Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito”.