Riflessioni sul Vangelo di giovedì  1 ottobre
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Riflessioni sul Vangelo di giovedì 1 ottobre
Giovedì 1 ottobre
Gesù chiama tutti i battezzati ad annunciare. Mi chiedo, talvolta con ansia: chi porta l’annuncio del Vangelo in quelle situazioni in cui io, prete, non riuscirò mai ad entrare? Nell’albergo pieno di turisti, in discoteca con i giovani, in politica, nelle Pro-loco, in ufficio? La comunità langue per assenza di missionarietà, le chiese si svuotano non perché la gente è cambiata o perché il Vangelo non perfora i cuori, ma perché le nostre parole sono stanche e ripetitive, lontane dalla realtà che la gente vive quotidianamente. Se ascoltassimo lo Spirito e diventassimo testimoni! Badate: non eroi, né maestri (quanti salgono in cattedra di questi tempi) ma testimoni: compagni di viaggio che hanno qualcosa da dire, una notizia sconvolgente da portare. 
Lc 10,1-12
 il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città”.