Venerdì 25 settembre
Pietro compie un salto mortale nella fede quando afferma che Gesù è il Cristo di Dio. La gente aspettava il messia ma era il messia trionfante, poderoso, possente condottiero. Spiazza anche noi un messia così. Non preferiremmo un Messia forte e muscoloso che ci risolvesse i problemi? Lo vogliamo davvero un Dio che mantiene un basso profilo, che cammina con gli uomini, che ne condivide sogni e speranze, dolori e aspettative? Gesù contraddice la connaturale idea di Dio che portiamo nel cuore, ribalta la nostra prospettiva, ci obbliga a chiederci davvero chi è Dio. E se lo vogliamo davvero, un Dio così…
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Lc 9,18-22