Riflessioni sul Vangelo martedì 4 agosto
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Riflessioni sul Vangelo martedì 4 agosto

Martedì 4 agosto

Parola tagliente, quasi insostenibile, che riecheggia nelle nostre vite giudicandole duramente. Sì perché, se siamo onesti, dobbiamo ammettere che spesso anche noi siamo ciechi che conducono altri ciechi. E lo facciamo confondendo la Parola viva ed efficace del vangelo con le tradizioni consolidate che pigramente tramandiamo di padre in figlio: piccole tradizioni legate al “si è sempre fatto così” che rischiano di soffocare letteralmente ogni spirito di rinnovamento. Cerchiamo con forza di essere credibili, di essere autentici, di creare relazioni significative, di legare a Cristo e non a noi stessi, di osare il vangelo e non di coltivare le nostre piccole sicurezze. È libero, il Signore, e ci chiede di volare alto, di diventare discepoli secondo il suo cuore...  

«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».