Riflessioni sul Vangelo venerdì 31 luglio
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Riflessioni sul Vangelo venerdì 31 luglio

Venerdì 31 luglio

Chi si crede di essere? È solo un falegname che si è montato la testa! Che si prende per profeta! Purtroppo anche a noi succede così: ci fermiamo troppo spesso davanti a chi annuncia, senza nemmeno ascoltare il suo messaggio. Intendiamoci, è difficile credere ad una persona che palesemente contraddice con le sue azioni ciò che afferma. Ma, molto più spesso, il nostro rifiuto si basa su tiepide emozioni, sulle simpatie, sulle sensazioni. Quel prete è troppo noioso, quel catechista è eccessivamente timido, quell’animatore è un po’ svampito... Per non parlare, poi, di quando ad annunciarci il Vangelo è uno di famiglia. Abbiamo sempre paura che ci faccia la predica! Stiamo attenti a non perdere il Vangelo che ci raggiunge anche dalle labbra di chi conosciamo...  

vangelo secondo Matteo 13, 54 - 58
Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.