Riflessioni sul Vangelo lunedì 13 luglio
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

Riflessioni sul Vangelo lunedì 13 luglio

Lunedì 13 luglio

Se chi ti ama non pretende tutto, lascialo perdere, ti sta ingannando. Lo so che può spaventare questa vena violenta e totalitaria dell’amore, ma è ciò che ne garantisce l’autenticità. Se uno non vuole conquistarti, come farai a starci insieme? Se non ingaggiasse continuamente battaglia per dire «sei mio», quale dignità ti riconoscerebbe? Quella di un oggetto, che puoi dire di aver conquistato una volta per sempre, dopo di che va solo posseduto. Ma l’amato no, quello va riconquistato ogni giorno, e per questo l’amore è violento: perché è conquistatore. E, se non fosse totalitario l’amore, come potrebbe essere totalizzante?  Certo è romantico l’amore, ma non nella forma di una tragedia o di una novella: è dramma. Dramma di un violento rapimento che domanda drammaticamente una scelta totale. E le sue pagine straordinarie si scrivono tutte con la penna più fantasiosa del mondo: «sì!». 

 + Vangelo di San Matteo 10, 34 - 11, 1

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.