Riflessioni sul Vangelo sabato 4 luglio
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Riflessioni sul Vangelo sabato 4 luglio


Sabato 4 luglio

Ma che cosa è degno di fiducia? La carne, perché ti puoi fidare solo di ciò che ti tocca la vita. Dunque l’intuizione di Tommaso era buona, ma qui viene lo scandalo della fede: toccare Cristo e toccare un suo discepolo è ugualmente degno di fiducia. Tertulliano diceva «caro cardo salutis», «la carne [è] cardine della salvezza» richiamandoci alla scelta inequivocabile di un Dio, che si è fatto salvezza non nonostante, ma attraverso i veli della carne umana. Dunque c’é una somiglianza innegabile tra la Sua carne e la mia carne e dunque c’è una devozione (parola che indica proprio un fiducioso voto) doverosa verso la sua carne che si presenta, per somiglianza, nella mia carne. Cristiani incarnati sono coloro che camminano decisi dietro il Maestro, fidandosi dei passi dei fratelli; cristiani incarniti sono quelli che dolorosamente frenano ad ogni sospiro che muovono verso il cielo, provando a fare a meno della terra. La sua carne nella nostra carne, la sua guida nella nostra amicizia: corri sereno, perché c’é di che fidarsi!  

+ Vangelo di San Giovanni

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».