INGRESSO SOLENNE AL SANTUARIO DEL NUOVO RETTORE
Don Gianluca Trovato da domenica 14 gennaio 2018 è il nuovo Rettore e Custode del Santuario di N.S. di Montallegro. Prende il posto di don Salvatore Orani che per tredici anni è stato Rettore al Santuario più amato dai rapallesi ma anche dai fedeli della Fontanabuona, dai pellegrini e dai turisti del Tigullio. Sul sagrato, accanto a lui, erano presenti il Vescovo Diocesano Mons. Alberto Tanasini, il Presidente del Consiglio Comunale Mentore Campodonico nelle veci di Carlo Bagnasco sindaco di Rapallo, la città che porta il segno di Maria nel suo stemma, le autorità civili e militari. Hanno accolto festosamente Don Gianluca emozionato e felice al suo ingresso al Santuario, i volontari del Santuario, i sestieri, i gonfaloni delle due pubbliche assistenze di Rapallo: la Croce Bianca Rapallese e i volontari del soccorso di S. Anna, le Associazioni, gli ex parrocchiani e centinaia di persone accorse per dare il benvenuto al nuovo Retttore.
Dopo le procedure per la nomina a Rettore, Custode e amministratore del Santuario, Don Gianluca ha rinnovato le promesse sacerdotali e benedetto i fedeli.
Nella Celebrazione Eucaristica, il Vescovo Alberto nella Sua toccante omelia ha richiamato come si rinnova il ministero della vocazione ogni volta che il Signore chiama e affida un compito: “Stare al Santuario è stare qui per abitare, per stare con il Signore nel silenzio di raccoglimento a tu per tu con Maria per ritrovare il Signore Gesù nella pace”.
Nel discorso finale rivolto ai fedeli, il nuovo Rettore ha esordito affermando che a Montallegro si sente a casa della mamma.
Di seguito il discorso integrale di Don Gianluca Trovato:
“ Vorrei avere la fame appassionata di Simone, per mendicare da voi uno sguardo di tenerezza e anche un nome nuovo resistente come la pietra, affidabile come chi dice “Rettore”; un nome che restituisce una lieta certezza: che se il Signore non costruisce le cose, invano lavorano i costruttori.
Vorrei avere il cuore semplice e gli occhi profondi per dire a tutti, ma proprio tutti “Eureka”: è proprio lui
Vorrei avere la memoria innamorata di Giovanni discepolo amato, per ricordare tutto, anche quei dettagli inutili che poi sono i più necessari.
Vorrei aver l’autorevolezza della castità del Battista per incontrare discepoli e amici, pellegrini e turisti e portarli oltre me senza legarli a me e legarli a Lui e a Lei che qui vuole essere onorata.
Ma soprattutto vorrei avere te, mio Gesù che hai fatto di Simone, di Andrea, del discepolo amato, del Battista, di Maria Santissima, dei veri capolavori.
So che tu ci sei sempre, Gesù, e allora alla fine vorrei semplicemente che tu avessi me.”
Al termine della Celebrazione, tutti i presenti sono stati invitati a partecipare ad un bel momento di convivialità preparato dai volontari nel salone sottostante al Santuario.