S. Messa per Marco Gallo
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

S. Messa per Marco Gallo

La sera del 5 novembre 2011 mamma Paola entra in camera del suo Marco. Non avrebbe voluto.
Ma un’amica l’ha convinta. Vedrai, le ha detto, ti sarà di consolazione entrarci.
E di consolazione per Paola in quel momento ce ne vuole.
Marco è morto quella mattina andando a scuola in motorino, 17 anni, investito sul rettilineo tra Monza e Brianza dall’auto di un anziano.
Sul suo corpo giovane nemmeno un graffio. È morto bello così com’era.

E allora mamma Paola, con la sua famiglia e alcuni amici arrivati di corsa, la sera entra nella camera di suo figlio. Bisogna scegliere i vestiti da mettere a quel corpo bello.
Così s’accorgono.
Ma cos’è qua?
C’è una scritta sul muro, il giorno prima non c’era.
Lì proprio, vicino al letto di fianco al crocifisso di San Damiano che Marco s’è appeso in camera.
È una scritta a penna, stampatello, la sua scrittura da mancino: "perché cercate tra i morti colui che è vivo?".

Il giorno prima anche un giovane amico di amici, Giovanni, è morto a sua volta in un incidente con la moto. Marco l’aveva saputo, era andato in chiesa a pregare, chissà cosa aveva pensato poi.
Chissà come mai quella scritta.

Era un uragano di vita lui. Avventuroso, coinvolgente, amico tanto di tanti.
Uno formalismi zero, ma attirato forte dalla bellezza che non s’adatta ai compromessi, pieno di domande sul senso di tutto. 
Credeva in Dio semplicemente perché non gli bastava una vita senza infinito.
Quell’invito di Giovanni Paolo II, "spalancate le porte a Cristo", l’aveva travolto.
Scriveva i suoi pensieri, tipo questo in terza media: "È possibilissimo soffrire il dolore del sacrificio e contemporaneamente essere felici".
Oppure: "Indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi, conta sempre e solo la tua apertura al mistero".

Sinceramente non so che cappero capita dalle parti del Cielo.
E perché si prendano su ragazzi come Marco Gallo.
Però so quello che succede poi.

Tipo il pellegrinaggio annuale al santuario di Montallegro, ogni 1 novembre in memoria di Marco, con un migliaio di giovani.
Che scoprono Marco magari per caso, e poi non ne fanno più a meno.

Video