Riflessioni sul Vangelo di  domenica 15 settembre
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Riflessioni sul Vangelo di domenica 15 settembre

Domenica  15

La risposta è in cammino. A noi, amanti delle dogmatiche certezze, potrà anche dare fastidio, ma tant’è: non ci sono lezioni ma colloqui, non cattedre ma calli. E il primo annuncio è affidato alla voce eloquente del silenzio, spazio sacro per sperimentare quanto la verità ascoltata sia adeguata a me e io inadeguato a lei. Cammina e taci, abbi fretta di fare il passo successivo e sii attento a dire una parola in meno: in un mondo che, aggressivo, cerca di farsi strada “tra” gli altri, tu sii strada “per” gli altri.

«La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Mc 8,27-33