Riflessioni sul Vangelo di venerdì 13 settembre
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Riflessioni sul Vangelo di venerdì 13 settembre

Venerdì 13

L’arte della correzione fraterna è difficile, perché fondata sulla sapienza confidente, piuttosto che sulla saccenza umiliante. Ci va poco a fare i superiori, mentre serve una vita intera per dimostrarsi amici: i primi indicano soluzioni, i secondi le condividono, strada facendo. Umilmente ciechi tra i ciechi, ma fieri di saper dire: «Conosco un buon Medico, andiamoci insieme».

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». Lc 6,39-42