Riflessioni sul vangelo di mercoledì 24 luglio
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Riflessioni sul vangelo di mercoledì 24 luglio

Mercoledì 24

Le sante donne del Vangelo trovano un riverbero nelle sante donne della storia della Chiesa. Brigida, nata nel 1303 e morta nel 1373, sembra riassumerle tutte: sposa, madre di otto figli, pellegrina, fondatrice, contemplativa, consigliera di Papi, protagonista della storia dell’Europa, della quale è stata proclamata patrona.

Profondamente innestata nella fede e nell’amore di Cristo, come vite feconda ha portato molto frutto per il suo tempo e per il nostro. Da dove possono rinascere il mondo, l’Europa, l’Italia, la società, la famiglia, la persona? Le sante e i santi edificano la Chiesa e cambiano il mondo, non semplicemente per il loro ingegno e le loro intraprese, ma perché attraverso di essi è all’opera Gesù, luce e vita.

«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla». Gv 15, 1-6