Mercoledì 17
La fede è dei piccoli. Loro sanno ascoltare, accogliere, seguire. Chi donerà a noi adulti la virtù dell’ascolto, dell’umiltà, dell’attenzione? Chi ci libererà dalla presunzione, dalla chiusura, dall’autosufficienza? o dal fare ciò che è immediatamente più appagante? Preferiamo annegare da soli piuttosto che abbracciare il salvagente che ci viene gettato.
“Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come sorgente… Un cuore grande e indomabile, che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza stancare. Un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo amore, con piaga che non rimargini se non in cielo”. (De Grandmaison)
Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Mt 11, 25-27