Domenica 14
La missione apostolica consiste di cinque passaggi: il partire, cifra dell’obbedienza di fede dei figli di Abramo; il proclamare la conversione, ovvero il richiamo ad un cambio non di opinioni, ma di vita; lo scacciare i demòni; il prendersi cura, cioè l’intessere tenacemente prossimità compassionevole; il guarire, quindi il rimettere in piedi, il generare vita libera. L’elemento centrale è quello meno ovvio, per noi che immaginiamo la cacciata dei demòni come una straordinaria pratica esorcistica. Non si tratta di allontanare il Demonio che insidia il cuore di chi cerca Dio, ma di togliere da questo cuore ciò che dall’interno distoglie dal dimorare in Dio. Non è esoterismo e non è psicologia: è cordialità di chi ti libera il cuore, ti toglie un peso, ti strappa da ciò che ti appartiene, ma a cui non puoi appartenere. La prima azione di chi abbia il Vangelo sulle labbra è il prendersi a cuore il tuo cuore: la grammatica dell’annuncio è la cordialità.
Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.