Riflessioni sul Vangelo domenica 29 marzo
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Riflessioni sul Vangelo domenica 29 marzo

Domenica 29 marzo

«Un certo Lazzaro era un malato». Il nostro vero problema è la malattia, la nostra domanda irriducibile è la sofferenza, il nostro nemico è la morte: qui, in questa drammatica miseria, è venuto a salvarci il Cristo.
La domanda è: come? Quando la malattia (la sofferenza, la morte,...) tocca la nostra vita, noi abbiamo la tentazione di pregare il Signore, affinché ponga fine al buio. Ma questa non è salvezza, è semplicemente palliativo, perché oggi ti tolgo questa sofferenza, ma domani ci sarà un’incomprensione e il giorno dopo ancora un lutto e via dicendo. Mettere fine alla malattia è vocazione del medico, ma Cristo è più del medico; mettere fine alla sofferenza è mestiere di chi ci ama e sa consolarci, ma Cristo è più di un amico o un familiare.
Alla morte, invece, nessuno sa mettere fine: è il confine della nostra vita, il confine a cui solo Dio può aspettarci. «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio». Ecco come funziona la salvezza: non pone semplicemente fine, ma dona un fine. Perché non ti salva il fatto di saper schivare un ostacolo, ma la certezza di un obiettivo irremovibile aldilà di esso, un punto tanto luminoso da orientare e dare senso persino alla fatica dell’imparare a superare ciò che ti si para davanti.
Questa “Fede atletica ed eroica” è l’unica Virtù che ci può far comprendere e vivere la Pasqua.

Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.