giovedì 13 febbraio
Che ha di tanto particolare questa donna, da meritare l’attenzione di Cristo? Ha fame. Ed è la sua fame ad accorciare le distanze e a rendere questa "lontana" una "commensale". Perché la Salvezza non sta nella distanza più o meno grande che ti separa da Gesù, ma dal desiderio di Gesù che ti arde dentro e ti fa correre verso la meta. D’altronde i Sacramenti, segno eloquente e salvifico del Regno, non ci sono dati come scusa per il riposo, ma come fornace di malinconia di pienezza. I Santi hanno lo stomaco che brontola, mentre il desiderio, consumandoli, li fa ardere come fiaccole che corrono nel mondo. Risveglia la fame di pienezza, ama ogni singola briciola, insegui la promessa del banchetto di nozze e solo allora, al termine di questa "voragine di desiderio", potrai trovare Dio.
+ Vangelo di San Marco [7,24-30]
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.