lunedì 10 febbraio
Ad una ferita serve anzitutto un "lembo di mantello". Non è molto, ma per guarire si comincia così. Come un ginocchio sbucciato che chiede un cerotto: non è la guarigione, ma la condizione per arrivarci. Il cerotto è testimone di pazienza, perché la guarigione costa tempo e sofferenza, ma merita fiducia. Il cerotto è segno di speranza, rimando a quel "domani" in cui potrà scivolare via, perché la sua missione sarà finita. Ogni uomo ha una ferita in cui chiede di essere incontrato da Colui che solo possa guarirlo: tu ricorda di essere per lui un semplice cerotto, con pazienza e speranza.
+ Vangelo di San Marco [6,53-56]
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.