Riflessioni sul Vangelo sabato 25 gennaio
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Riflessioni sul Vangelo sabato 25 gennaio

Sabato 25 gennaio

«Che ne sarà di quella persona? È tanto buona, ma non crede...». Ora, io dico: ma perché perdere tempo dietro a questo problema, che comunque è cosa di Dio e non nostra? Noi dovremmo preoccuparci di essere tanto amanti del nostro Battesimo, da renderlo irresistibile per chiunque; tanto dipendenti dall’Eucaristia da far venire "il languorino" anche a chi si è appena abbuffato di altro; tanto devoti di Maria da far affiorare la nostalgia di casa a ogni figlio che non sappia di esserlo. «Chi non dà Dio, dà troppo poco!» [Benedetto XVI]: questo è il nostro problema, questa è la nostra missione. Noi abbiamo tutti gli strumenti per giungere al Cielo: non condividerli non è cosa da persone corrette, ma è omissione di soccorso.  

+ Vangelo di San Marco [16,15-18]
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno»