Riflessioni sul Vangelo martedì 26 novembre
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Riflessioni sul Vangelo martedì 26 novembre

martedì 26 novembre

«Le pietre preziose le si chiama così perché costano care» [sant’Agostino]. Quanto spendiamo per le nostre pietre! Il nostro tempo, cantiere della storia, i nostri talenti, serbatoio di autentiche rivoluzioni, i nostri sogni, prefazione alle Promesse di Dio: tutto sacrifichiamo per le nostre pietre. Ma quanto durano le nostre pietre? E quanto è triste una vita tutta spesa a sperare che nulla crolli? Noi amiamo costruire con le nostre pietre, mentre l’Amore è l’unica pietra che costruisce la nostra vita. «Ebbene, colui che ha perso l’Amore, ha perso il valore, è divenuto spregevole. Anche se strombazza la sua cultura, anche se decanta la facondia del suo linguaggio!» [sant’Agostino]. Smettiamola di giocare con pietre che raccontano solo la nostra povertà: scegliamo l’unica Pietra che rende tutto un tesoro immortale.

[PS: temo che la cosa sia più concreta di quanto sembri e ce ne accorgeremo quando dovremmo scegliere per cosa spendere tempo, talenti e sogni già alla fine di questo post...]

+ Vangelo di San Luca [21,5-11]

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.