Riflessioni sul Vangelo domenica 24 novembre
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Riflessioni sul Vangelo domenica 24 novembre


domenica 24 novembre

Al crocevia tra un anno da concludere e uno da iniziare,  la questione è una sola: a chi inginocchiarsi? Siamo portati sul Golgota, luogo di vera battaglia e “pinnacolo del tempio del mondo”. Da qua sopra vediamo quale sia la posta in gioco: il potere. Il rumore del mondo grida: «salvati!», mentre il soffio dello Spirito continua a sussurrare: «salvali tutti!»: la regalità di quaggiù richiede potere, mentre l’onnipotenza si dispiega nel servizio. Cristo sale sulla Croce per vincere e guarire il nostro potere, in qualunque forma si presenti. Perché è potere, dunque tentazione di salvarsi, il far sentire in colpa chi ami perché non ti dimostra il suo affetto come tu vorresti; è potere il fare pressione partendo dai propri talenti, perché tutti facciano come tu ritieni giusto; è potere il servizio quando compra l’applauso;  è potere la religione quando ti fa sentire superiore, portandoti a camminare sopra le persone. Il mondo ti grida di accettare tutto questo potere e molto altro ancora, così che in un balzo, staccandoti da terra, tu possa avere il Cielo. Ma lo Spirito soffia, il Figlio soffre, il Padre perdona, perché tu possa piantarti come Croce in terra, così da far passare tutti, divenendo il loro Paradiso. Oggi.
+ Vangelo di San Luca [23,35-43]
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».