Riflessioni sul Vangelo sabato 9 novembre
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Riflessioni sul Vangelo sabato 9 novembre

sabato 9 novembre

Ogni figlio per diventare grande deve conoscere due virtù: l’obbedienza e la devozione. La prima educa la volontà e ha come riferimento il padre, la seconda educa il cuore e ha come riferimento la madre. Non si può crescere senza una donna, ovvero senza una madre, senza una sposa. Questo ognuno di noi lo sa bene, è una verità che le nostre viscere gridano ad ogni respiro, ma è anche vero che la devozione, cioè la totale consacrazione amorosa di sé, ci fa enormemente paura. Qui interviene il peccato: accostarsi ad una femmina, senza trattarla da donna. Arrivare da lei con "il nostro mercato", ovvero con le nostre richieste, le nostre misure e la nostra merce di scambio (ingannando l’amore che non è scambio, ma sacrificio). Così la femmina viene "sposata a contratto", pagata per le sue prestazioni al di fuori delle quali potrebbe anche non esistere. La donna viene sfigurata nella sua bellezza di sposa e madre, perché viene trattata da prostituta. Esagerato? No, realista: se manca la devozione, cioè un radicale "prima tu, poi io", allora non conosci donna, non hai madre e nemmeno sposa, ma solo una prostituta. Vale per la mamma, l’amica, la fidanzata, la sposa e la Chiesa. Quando sei davanti ad una donna lascia perdere i tuoi affari, perché lei è il vero affare della tua vita: sii devoto alla tua donna.  

+ Vangelo di San Giovanni [2,13-22]
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.