Riflessioni sul Vangelo mercoledì 16 ottobre
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Riflessioni sul Vangelo mercoledì 16 ottobre

mercoledì 16 ottobre

I binomi ci fanno paura. Misericordia/giudizio, carità/verità, pazienza/crescita, custodia/libertà e molti altri: al solo pensarci avvertiamo una sfida che toglie il respiro, ma sappiamo bene che è la vera sfida del cattolico. Perché è più facile essere eretici, ovvero scegliere una parte e tralasciare il tutto. L’eretico è il “sociologo” che passeggia con mani e piedi ben impegnati sulla terra, dimentico del proprio cuore, che abita il Cielo. Ma l’eretico è anche il “mistico” che sta fermo a bocca aperta a contemplare i cieli infiniti, tralasciando le tracce umanissime del camminare di Dio tra noi. Il cattolico è un sarto che, croce alla mano, non si stanca di tessere insieme con sofferta pazienza il Cielo e la terra. Non tralasciare la terra per il Cielo e non permettere alla terra di farti dimenticare il Cielo: ecco il tuo lavoro, mio caro sarto!  

+ Vangelo di San Luca [11,42-46]
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».